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album I album secondari


 Elton John - Caribou   (1974)

Caribou fu il primo album di Elton John ad essere registrato agli omonimi Caribou Studios di James Guercio, in Colorado,  e vi furono numerosi problemi tecnici per adattarsi alle strumentazioni  e ai metodi di lavoro degli studios.  Doveva intitolarsi originariamente "The Bitch Is Back", ma il cambio del titolo fu forzato dall'uscita in anteprima di un bootleg dell'intero album intitolato così.  Elton era all'apice del successo mondiale, ma ìl risultato finale fu indubbiamente inferiore alle attese, soprattutto se messo a paragone con gli album precedenti, ance se dall'album fu estratto un grosso hit come Don't Let The Sun Go Down On Me, diventato uno dei cavalli di battaglia di Elton, anche nei concerti live.




 

1) The Bitch Is Back
2) Pinky
3) Grimsby
4) Dixie Lily
5) Solar Prestige A Gammon
6) You're So Static
7) I've Seen The Saucers
8) Stinker
9) Don't Let The Sun Go Down On Me
10) Ticking

 
 
 
 
 
 

posizioni in classifica
Stati Uniti:    1° posto  (4 settimane al n°1)
Inghilterra:    1° posto
Italia:    8° posto


Elton John - Caribou

dalla versione rimasterizzata

Dopo l'incredibile successo di 'Goodbye Yellow Brick Road' con il suo assortimento di hits, Elton John deve essersi meravigliato di come potesse già (avere successi) tali a una pietra miliare nella sua carriera, lasciando stare il dominare delle classifiche. Per la prima volta in tre anni, un album fu prodotto lontano dal famoso 'Honky Chateau': in quel momento Elton e il suo team produssero il loro LP in studio negli Stati Uniti. Elton aveva già registrato un album live, '17-11-70' (o, come lo conoscono gli americani, '11-17-70') a New York, ma ognuno dei precedenti otto album in studio era stato prodotto in Europa.
Un'emozionante avvenuta in uno studio differente poteva smuovere le fonti creative dopo molti mesi di tour che avevano impedito ad Elton e a Bernie Taupin di comporre nuovo materiale per un album che era contrattualmente dovuto, e la scelta ricadde sul Caribou Ranch, nel piccolo villaggio di Nederland (popolazione stimata sotto i 500 abitanti) sulle Montagne Rocciose del Colorado a circa 30 miglia sia da Boulder che da Denver. Lo studio era proprietà di James William Guercio, che aveva avuto successo come produttore: diresse (e produsse) il popolare gruppo brass rock dei Chicago e suonò anche il basso con i Beach Boys. Elton ebbe in grande stima gli originari 'surfers', e così membri e associati del gruppo furono coinvolti nella traccia più familiare e di successo dell'LP, 'Don't Let The Sun Go Down On Me'. Intitolato allo studio nel quale fu registrato (un pò come l'LP 'Honky Chateau'), 'Caribou' raggiunse la vetta delle classifiche degli album da entrambi i lati dell'Atlantico, rimanendo nella classifica 'Billboard Top 200 Albums' per oltre un anno. In seguito, Elton richiamò alla mente la velocità con la quale l'album fu completato: "Eravamo sotto l'incredibile pressione di finire l'album in poco più di una settimana, perché dovevamo andare dritti in tour in Giappone e in Australia". Comunque, anche in questo modo, l'album produsse il quarto singolo di Elton in 18 mesi ad aver venduto un milione di copie, 'Don't Let The Sun Go Down On Me', come pure un altro singolo nella US Top 5, 'The Bitch Is Back', presumibilmente ispirata da un'osservazione casuale fatta dalla moglie di Bernie Taupin, l'americana Maxine, e include Dusty Spreingfiled in un quartetto di coristi. Della canzone fu fatta una cover da Tina Turner nell'album tributo dei brani di Elton & Bernie 'Two Rooms'; ella disse del brano: "Aprivo il mio show con quella canzone negli anni Settanta. L'assetto della canzone era giusto per me, é un grande pezzo d'apertura". Un pò di tempo dopo, Elton entrò in scena al Madison Square Garden di New York, e precisamente camuffato da Tina Turner...
Nel booklet che accompagnava il boxed set di 4 CD 'To Be Continued...', Elton parlò della più grande hit ('Don't Let the Sun Go Down On Me') dell'album 'Caribou': "Trovavo un processo molto freddo l'aggiungere la mia voce in studio. Farei due o tre riprese e poi mi stuferei. Ora trovo di dedicare molto più tempo alla mia voce, penso perché sia più felice di essa, che é chiaramente migliore. Non avremmo mai scritto una canzone come 'Don't Let the Sun Go Down On Me' per l'album 'Elton John', perché non l'avrei cantata". Inoltre, egli osservò: "I Beach Boys sono una delle principali ispirazioni per il mio lavoro. Non quelli di 'Surfin' USA', ma quelli di 'God Only Knows' e 'Good Vibrations'. Il loro sound, le armonie, il modo con il quale strutturano le loro canzoni - alcune delle loro registrazioni suonavano così meravigliosamente come non avevo mai sentito prima. L'album più perfetto di sempre dal punto di vista del sound era 'Surf's Up' dei Beach Boys - puoi ascoltare la loro influenza in canzoni come 'Don't Let the Sun Go Down On Me', 'Someone Saved My Life Tonight', 'Chameleon'...".
'Don't Let The Sun Go Down On Me' mette in evidenza i cori di Carl Wilson e Bruce Johnston dei Beach Boys, insieme a Billy Hinsche e Toni Tennille. All'epoca Hinsche, come Guercio, era un membro della band di supporto dei Beach Boys, così come lo era il marito di Toni Tennille, Daryl Dragon, che arrangiò i cori insieme ad Hinsche. Mr. & Mrs. Dragon ottennero fama in proprio diritto nel 1975, come 'The Captain & Tennille', quando 'Love Will Keep Us Toghether' raggiunse la vetta della classifica statunitense dei singoli per un mese - Daryl Dragon era soprannominato 'Captain Keyboards' da Mike Love dei Beach Boys...
'Don't Let the Sun Go Down On Me' fu rimessa in classifica due volte nel 1991, all'inizio dalla star del soul Oleta Adams (la versione della quale apparve sull'album tributo 'Two Rooms' e fu anche distribuita come singolo raggiungendo la Top 40 britannica), mentre, alla fine dell'anno, una versione ancora più fortunata recante Elton in duetto con George Michael raggiunse la vetta delle classifiche britannica e statunitense.
La canzone meno comprensibile dell'album é 'Solar Prestige A Gammon', a proposito della quale Elton notò: "Ci sono così tante persone che analizzano le nostre canzoni in tantissimi modi, pensando che siamo anti-religiosi, antisemiti e tutte queste porcherie! Così, quando facemmo 'Caribou', ne avevamo abbastanza in maniera tale che dissi 'Bernie, scrivi qualsiasi vecchia porcheria insignificante'. Egli scrisse quindi 'Solar Prestige A Gammon', ma non avevo la minima idea dei cinque, porci pesci che erano menzionati in essa; avevamo allora tutti questi altri fanatici religiosi a dire 'Ma ci sono cinque pesci'". 'Solar Prestige' (un titolo abbreviato che sembra avere un pò più senso della frase completa) mette in evidenza Ray Cooper al vibrafono - Cooper, che appare anche in 'Pinky' (ai congas, al watergong - uno strumento raramente udito? -, al vibrafono e al tamburello), 'Don't Let The Sun Go Down on Me' (campane tubolari) e 'Grimsby' (tamburello) sarebbe diventato una parte importante della vitamusicale di Elton negli anni successivi.
Alcune delle canzoni di 'Caribou' sono state generalmente (e ingiustamente) trascurate, un buon esempio: 'Dixie Lily', un'impressionante canzone dal sapore country con Lenny Pickett dei Tower Of Power (un gruppo americano dell'epoca, noto per la sua impressionante sezione di fiati) al sax soprano. Vari membri dei Tower Of Power appaiono in altre tracce, inclusa l'intera sezione di fiati formata da Pickett, Stephen Kupka, Emilio Castillo, Mic Gillette e Greg Adams, in 'The Bitch Is Back', 'You're So Static' (una curiosa canzone su una signora
che preferiva un costoso orologio da polso piuttosto che denaro in cambio dei suoi 'servizi professionali') e 'Stinker', nella quale Chester Thompson dei Tower Of Power suonava l'organo. Un brano difficile da ignorare é la piuttosto cinematografica 'Ticking', eseguita dal solo Elton, salvo il sintetizatore di David Hentschel, che dà l'impressione di una bomba ad orologeria che sta per esplodere, perssappoco come il protagonista della canzone: (fu) elevato come Cattolico (nella stessa maniera di Taupin), ma improvvisamente e inaspettatamente uccise 14 persone in un bar.
Tra le tracce bonus incluse in questa ristampa rimasterizzata c'é 'Sick City', che apparve come B-side del singolo 'Don't Let the Sun Go Down On Me, e della quale Taupin ricordò: "Dal punto di vista del testo, é decisamente un prodotto dell'essere in viaggio. Era davvero una sorta di brano cinico. Probabilmente un altro tiro su New York. Ho avuto questo rapporto di amore-odio con New York - a dire il vero, mi piace, ma non c'é verso che io possa vivere lì". 'Cold Highway', similmente, era la B-side di 'The Bitch Is Back', e Bernie osservò che fu scritta riguardo a un suo amico che moì in un incidente stradale: "Dal luogo dal quale provenivo, in Inghilterra, c'era sostanzialmente una distesa di autostrada che era conosciuta come un accidentale 'punto della morte'. Noi ce ne prendavamo sempre gioco quando eravamo adolescenti; in seguito, un giorno, uno dei nostri amici rimase effettivamente ucciso lì e ciò divenne una triste realtà". La versione ispirata di Elton di 'Pinball Wizard' di Pete Townshend, che John eseguì nel film di Ken Russell della rock opera 'Tommy' (nella quale egli apparve in un ruolo cameo), fu registrata durante lo stesso preiodo. Elton speiga come questo successe: "La storia di 'Tommy' andò così: il ruolo era (stato) originariamente offerto a Rod Stewart, ed egli mi ha detto 'Cosa ne pensi?'. Io dissi 'Oh, non fare ciò! Non é una cosa buona da fare per te'. Rod e io siamo amici e una sorta di rivali. Poi mi adularono esagerando così tanto che alla fine lo feci io, perché Pete Townshend mi telefonò e Pete é sempre stato un supporter davvero notevole. Ricordo Pete lì fino alla fine quando io iniziai, e credo grandemente che se le persone ti hanno fatto grossi favori o sono state di supporto, tu (dovresti) fare cose di rimando per loro. Con una canzone come 'Pinball Wizard', pensai 'Non posso realmente sbagliare', e fu strepitoso lavorare con Ken Russell. Fu come fare 'Top Of The pops' con delle enormi scapre. Così dissi a Rod di non farlo, e alla fine finì per farlo io. Lui era realmente furioso, e così giustamente". LLa memorabile versione di Elton fu registrata al The Who's Ramport Studio, e fu distribuita nel Regno Unito come singolo nel 1976, quando raggiunse la Top 10. E' anche inclusa (in questa ristampa rimasterizzata) 'Step Into Christmas', che raggiunse la Top 30 britannica nel dicembre 1973, e contrariamente alle altre tracce qui, fu registrata al Trident Studio a Londra. Bernie Taupin (disse) ancora: "Mi piace davvero 'Step Into Christmas' perché suona come qualcosa di un album di Phil Spector. E' molto riecheggiante, e ha molto per far partecipare - é una registrazione davvero divertente. Immagino che ogni tanto una registrazione natalizia sia quella cosa che tutti vogliono fare - bisogna dare una grande atmosfera natalizia ad essa! In questo modo, così velocemente come inizia, puoi quasi sentire la neve cadere".

John Tobler, 1995
traduzione di Pierluca Turnone, 2009
 





da  All Music Guide

Enjoying the hottest career in the music business at this point, Elton John was also amazingly prolific: Caribou was his eighth LP of new, original songs to be released within four years. Finally, the pace was beginning to tell. There were the expected hits in "The Bitch Is Back" and "Don't Let The Sun Go Down On Me," but the rest of this album was filler, with the nonsense song "Solar Prestige A Gammon" giving testimony to the facile and vapid approach to writing John and Taupin could take in their haste.

William Ruhlmann


 
  Elton John - Caribou

anno/label 1974 - DJM in UK, MCA in USA 
produzione Gus Dudgeon
arrangiamenti Bruce Johnstone: vocali; Del Newman: orchestrali
studio Caribou Studios, Colorado
musicisti Ray Cooper: percussioni; Nigel Olsson: batteria e cori; Dee Murray: basso e cori; Davey Johnstone: chitarre, mandolini; Dave Hentschel: sintetizzatore, mellotron; Lenny Pickett: sassofono, clarinetto; Stephen Kupka: sassofono; Emilio Castllo: sassofono; Mic Gilette:tromba, trombone; Greg Adams: tromba; Chester Thompson: organo; Carl Wilson, Bruce Johnstone, Toni Tennille, Billy Hinsche, Clydie King, Sherlie Matthews, Jessie Mae Smith e Dusty Springfield:cori; Elton: piano
note Primo album ad essere registrato negli Usa, ai Caribou Studios di Jeff Guercio, con la partecipazione ai cori di parte dei Beach Boys e ai fiati i Tower Of Power.