| 
        
          
            | 
 Elton John & Band
 Auditorium - Roma
 
 13.07.2011
 
 
  
 
 
            
            
            
            
            
            
            
            
            
            
            
            
            
            
            
            
            
            
            la band:
             
Bob Birch - basso 
Davey Johnstone - chitarre e cori 
Nigel Olsson - batteria e cori 
John Mahon - percussioni e cori 
Kim Bullard - tastiere 
Luka Sulic - violoncello 
Stjephan Hauser - violoncello 
Tata Vega - cori 
Lisa Stone - cori 
Rose Stone - cori 
Jane Whiterspoon - cori
            
            
            
            
            
            
            
            
            
             
 
 Funeral for a Friend/Love Lies Bleeding
 Saturday Night's Alright (for Fighting)
 Levon
 Madman Across the Water
 Tiny Dancer
 Philadelphia Freedom
 Goodbye Yellow Brick Road
 Sacrifice
 Rocket Man
 I Guess That's Why They Call It the Blues
 Hey Ahab
 Gone to Shiloh
 Monkey Suit
 Sad Songs (Say So Much)
 Take Me to the Pilot
 Sorry Seems to Be the Hardest Word
 Don't Let the Sun Go Down on Me
 Are You Ready for Love?
 Bennie and the Jets
 The Bitch is Back
 Crocodile Rock
 Your Song
 
 
 
 
              
                
                  | FOTO 1 Silvia Corsaletti
 
 30 pubblicate
 |  
 
 
              
                
                  | da www.italnews.info
 
 Elton John: il mitoRoma lo ha sempre accolto a braccia aperte, anche 
nell’autunno scorso quando ha suonato e cantato nella Sala Santa 
Cecilia, e lui torna, a distanza di pochi mesi all’Auditorium Parco della Musica ad esibirsi per il pubblico italiano.
 Un artista dall’indiscutibile talento e dal più che meritato successo
 al punto che molte sue canzoni sono divenute negli anni immortali. E lui le regala al suo pubblico attento ed emozionato. Ciascuna delle
 sue canzoni rappresenta per ogni singola persona il ricordo indelebile 
di un periodo, di un momento della propria vita. Così sarà per Your song, Rocket man, Don’t go breaking my heart, Blue eyes… Ed è solo, al centro del palco dell’Auditorium Cavea, solo col suo 
pianoforte, mentre tutto intorno  a lui è buio. Solamente la sua voce 
che canta Sacrifice, calda e matura. È successo solo ieri, ma ancora si sentono i brividi che percorrono 
la schiena e la sua inconfondibile voce che ha donato in questa calda 
estate romana un’emozione di più.  Fra il pubblico anche Renato Zero che ha detto “non potevo mancare”.  Tanti avrebbero voluto esserci, dato che i biglietti erano da settimane introvabili, tanti l’avrebbero pagata a peso d’oro quell’emozione. Ma così è. Qualcuno, fra i più attenti, potrà dire il fatidico “Io c’ero!” Per gli altri la magra consolazione di una bella raccolta dei suoi successi in dvd. di Alga Madìa 
 
 |  
                  | 
 L’evento si è svolto nell'ambito della manifestazione 'Luglio Suona Bene 2011'
 Standing ovation per Elton John
 
 Nel
 concerto, che si è svolto nell'Auditorium Parco della Musica a Roma, 
non sono mancati i successi del cantante inglese, ma anche i pezzi del 
suo ultimo album, ritenuto dalla critica uno dei più belli degli ultimi 
anni. Il baronetto del rock, si è seduto al pianoforte, accompagnato 
dalla sua band: lo storico chitarrista Davey Johnstone, Bob Birch al 
basso, Kim Bullard alle tastiere, John Mahon alle percussioni, Nigel 
Olsson alla batteria e i violoncellisti croati Luka Sulic e Stjepan 
Hauser
 
 
  
 Elton John durante la sua performance all'Auditorium Parco della Musica di Roma
 
 ROMA -
 
 Parte
 con una standing ovation, ma ce ne saranno tante altre, lo show di 
Elton John nella Cavea dell'Auditorium di Roma. Non ha nemmeno 
cominciato la sua performance ma il pubblico già lo promuove a pieni 
voti. Non ha dubbi, né tentennamenti. Ed è una fiducia ben riposta. 
Anche Renato Zero applaude entusiasta il baronetto del rock in una delle
 tre tappe italiane del suo Greatest Hits Tour. ''Non potevo mancare'', 
commenta l'artista italiano poco prima dell'inizio dello show.
 
 ''Oggi
 mi diverto più in tour che in passato. Invecchiando la vita migliora'',
 ha di recente dichiarato Sir Reginald Kenneth Dwight, in arte Elton 
John. E' vero. Tra un brano e l'altro si alza, va verso il pubblico 
spalancando le braccia, lo incita, prende due mazzi di fiori che gli 
vengono regalati a metà concerto dai fan, emozionati di essere vicini ad
 un vero protagonista della storia della musica e dello star system. Si 
vede che si diverte, Reginald, anche se da qualche anno è un po' in 
sovrappeso e non sempre gli riescono gli inconfondibili vocalizzi di un 
tempo. Ma si diverte. Soprattutto quando, e per lui sarà la millesima 
volta, suona Saturday Night's Alright. Il leggendario musicista 
britannico, dopo il successo a settembre scorso dei concerti con Ray 
Cooper, è in piena forma per il suo ritorno nella Capitale.
 
 Ma 
stavolta sul palco è accompagnato dai 2Cellos due giovanissimi e 
talentuosi (e molto carini) studenti classici croati, Luka Sulic e 
Stjepan Hauser, di 23 e 24 anni. Come tanti coetanei a gennaio hanno 
tentato la strada di YouTube per il loro arrangiamento di Smooth 
Criminal di Michael Jackson, visualizzato da oltre 5 milioni di persone.
 Poi la telefonata dell'icona del pop e l'invito a suonare nel suo tour 
mondiale.
 
 Oltre ad un contratto con la Sony per il loro primo 
album, uscito a giugno, con cover degli U2, Nirvana e Sting. Famoso per i
 suoi eccessi e i look eccentrici, per il suo tour Elton - ormai sposato
 con David Furnish e diventato padre del piccolo Zachary - ha invece 
scelto una scenografia assolutamente minimal, in cui spicca il 
pianoforte. Al suo fianco lo storico chitarristica Davey Johnstone, Bob 
Birch al basso, Kim Bullard alle tastiere, John Mahon alle percussioni e
 Nigel Olsson alla batteria.
 
 Dopo 46 album pubblicati dal 1969 ad
 oggi, è difficile elencare tutte le sue hit, diventate classici 
immortali. La versione di 15 minuti di Rocket Man colpisce ed ipnotizza,
 con un finale in cui mischia a sorpresa jazz, rock, blues e funky. 
''Grazie a tutti quelli che in questi anni mi hanno seguito, auguro a 
tutti ogni bene, salute, amore e pace'', dice prima di chiudere due ore 
di concerto con l'immancabile Your Song. Stasera riproporrà le sue perle
 al Summer Festival di Lucca, ma poi anche in Finlandia, Inghilterra, 
Stati Uniti, Brasile, Russa, Nuova Zelanda. Per chiudere il tour con 8 
date in Australia a Dicembre.
 
 | 
 
 
 |  |