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                    | ELTON JOHN & band Piazza Napoleone - Lucca - 14 luglio 2011
 
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 Il concerto è stato trasmesso in diretta su RAI Radio2
 
 
 
 la band:
            
            
Bob Birch - basso
            
Davey Johnstone - chitarre e cori
            
Nigel Olsson - batteria e cori
            
John Mahon - percussioni e cori
            
Kim Bullard - tastiere
            
Luka Sulic - violoncello
            
Stjephan Hauser - violoncello
            
Tata Vega - cori
            
Lisa Stone - cori
            
Rose Stone - cori
            
Jane Whiterspoon - cori
 
 
 
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 foto per gentile concessione del Lucca Summer Festival
 
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            Funeral for a Friend/Love Lies BleedingSaturday Night's Alright (for Fighting)
 Levon
 Madman Across the Water
 Tiny Dancer
 Philadelphia Freedom
 Goodbye Yellow Brick Road
 Sacrifice
 Rocket Man
 I Guess That's Why They Call It the Blues
 Hey Ahab
 Gone to Shiloh
 Monkey Suit
 Sad Songs (Say So Much)
 Take Me to the Pilot
 Sorry Seems to Be the Hardest Word
 Don't Let the Sun Go Down on Me
 Are You Ready for Love?
 Bennie and the Jets
 The Bitch is Back
 Crocodile Rock
 Your Song
 
 
 
 
              
                
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                  | FOTO 1 Andrea Fiorini
 
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                  | FOTO 2 Silvia Corsaletti
 
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                  | FOTO 3 Claudio Carpi
 
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Prologo (Padova).
 Arrivo. L'atmosfera prima dei concerti mi è sempre 
piaciuta, ma stasera c'è qualcosa di diverso; incontro persone con le 
quali ho solo scambiato parole su un forum, persone con le quali 
condivido una passione che si chiama musica!   E' strano per me, ma 
subito percepisco un senso di familiarità.
 Parliamo, nell'aria satura
 di calore, dei dischi di Elton, dei concerti visti, il mio ultimo di 
lui si perde tra mille altri ricordi, ma è quello dell'84 che , invece, è
 scolpito nella mia memoria, su tutti i concerti mai visti svetta, 
abbagliante, insuperabile, è quello Elton per me...  mi chiedo se quel 
sessantaquattrenne sovrappeso, che tra un po' salirà sul palco, potrà 
mai ancora assomigliargli...
 Sono gelosa di quel ricordo, non voglio vederlo sbiadire sotto il peso degli anni e... dei chili...
 Si
 spengono le luci... sono rilassata, so che non può essere lo stesso... 
ma inizia la musica, Elton entra ed improvvisamente, come se 27 anni non
 fossero passati, io comincio a battere le mani e gridare il suo nome e,
 come se non bastasse, sotto gli occhi increduli delle mie amiche, balzo
 in piedi direttamente sulla sedia mentre tutti gli altri, educatamente,
 al massimo sono in piedi, ma , quando me ne accorgo, è troppo tardi...
 
 perchè sono ancora in piedi, a Lucca , però!!   La voce rauca l'ho, per fortuna, un po' recuperata!!
 
 Mi
 assaporo il concerto ancor più che a Padova, grazie al suono migliore 
ma, soprattutto, grazie alla rinnovata consapevolezza che mi porta ad 
entrare profondamente nella musica finchè le note della straordinaria 
versione di Madman mi sembrano tutt'uno col mio sangue, con ogni fibra 
di me stessa, è un'estasi... identica a quella che ho provato vedendolo 
scivolare agile quel giugno dell'84 al suo pianoforte (bianco allora) ed
 intonare Tiny Dancer... l'energia che emana da quel palco è 
impressionante!   Nessuno mi ha mai fatto questo effetto e nessuno, inizio
 a sospettare, mai me lo farà... persino I guess, per la quale non ho 
mai stravisto, riesce a cantarla in una maniera che mi conquista... ed 
Elton lo sa, lo fiuta, sente che razza di concerto ci sta 
regalando!!!!!!
 
 Quando lo vedo lanciarsi dal pianoforte per 
l'handstand rivisto e corretto (data l'età) mi faccio il segno della 
Croce... ma , grazie a Dio, è ancora lì quel concentrato d'energia 
umana, con le sue belle dita che scorrono sulla tastiera; lo guardo , lo
 ascolto, mi porta a spasso con lui tra passato e presente, ma, in 
fondo, in quella dimensione senza spazio e senza tempo che è la 
musica... dopo tutti questi anni "senza Elton", qui, a Lucca, più che 
mai capisco che di questo luogo incantato in cui adoro abitare è lui il 
mio Re... lo è sempre stato...
 
 Maria Cristina
 
 
 
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                  | da www.loschermo.it
 
La calda notte di Elton John a Lucca  15-07-2011 / LUCCA SUMMER FESTIVAL / FEDERICA DI SPILIMBERGO 
 LUCCA, 15 luglio - Il caldo ha un po' mollato la sua presa quando, la sera, sul palco di Lucca sale Elton John,
in completo nero - con vistosi  e sgargianti ricami sulla schiena
-, camicia rosso sgargiante e occhialini viola, a creare un contrasto
totale. E, sulle note di 'Funeral for a friend' -
incurante delle dicerie che lo vogliono un po' votato alla mala sorte -
parte un concerto che farà cantare e ballare una piazza Napoleone al
completo o quasi, scaldando gli animi dei presenti.  Pochi
i posti liberi tra quelli a sedere, mentre era gremita la zona 'in
piedi', quella che costava meno e che è più appetibile soprattutto per
i più giovani. Già perché la platea di sir Elton è davvero eterogenea:
moltissimi gli stranieri, ma anche tanti italiani e di tutte le età,
dai sessantenni che ricordano la loro gioventù sulle note più famose
del musicista inglese, ai più giovani, per i quali rappresenta oramai
un classico. 'Funeral for a friend' sfuma lentamente nelle note di 'Love lies bleeding', per lasciare velocemente spazio a 'Saturday Night's alright for fighting',
brano con il quale il concerto decolla definitivamente, facendo
partecipare l'audience, entusiasta di avere davanti il proprio artista
preferito.  Canzoni
allungate fino all'inverosimile, con lunghissime parti strumentali.
Un'ottima band di supporto al fedele pianoforte che Elton John fa
vivere di vita propria. Coriste eccezionali che riescono a supportare
l'artista in tutte le performance, dandogli una grossissima mano a
livello vocale, visto che la voce del baronetto non è davvero più
quella di una volta.  Del
resto, anche lui, Elton, non è più quello di una volta: un po'
ingrassato, con una pettinatura biondastra che fa pensare più alle
parrucche delle bambole che ai capelli umani, fanno sembrare i suoi
anni un qualcosa da nascondere e non da portare con l'orgoglio di chi,
tutto sommato, ha ancora una vitalità invidiabile. Uno dei pezzi più trascinanti e più 'dilatati' è sicuramente 'Rocket Man',
che si conclude - come da scaletta - con la consegna all'artista di
alcuni fiori, mentre la piazza ovviamente acclamava il suo eroe. Durante il concerto sir Elton esegue i brani più famosi della sua carriera: 'Sad Song','Don't let the sun go down on me', 'Bennie and the jets' e - sempre come vuole la scaletta - a 'Ready for love' il pubblico può avvicinarsi al palco e godersi di là lo show. Lo spettacolo ufficiale chiude con una tiratissima 'Crocodile Rock' e, poi, c'è tempo solo per un encore 'Your song', naturalmente che chiude la quarta volta dell'artista a Lucca. Quando
le luci si riaccendono sulla piazza, illuminandola nuovamente, Elton
John è forse già partito alla volta di Pisa, dove lo attende il suo jet
privato che lo riporterà in Inghilterra, per trascorrere la notte in
famiglia, come sua abitudine. 
 
 
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                  | 
 da www.lanazione.it
 
 Elton John, il fascino di un mito al Summer di Lucca
 
 Migliaia di fans da tutto il mondo allo show del 'Summer Festival'
 
 
 Lucca,
 15 luglio 2011 - PIAZZA Napoleone in veste «sold out» ieri sera, per il
 concerto di Elton John che ha scatenato l’entusiasmo di migliaia di 
fans (tanti gli stranieri), oltre a quelli che hanno ascoltato la 
“diretta” di Radio2 Rai e senza contare le centinaia di persone 
assiepate fuori le transenne. Ma è stata anche certamente la serata più 
«mondana» di questa edizione del Summer Festival, anche a causa 
dell’iniziativa benefica promossa dall’associazione Campioni del cuore 
Onlus, che con 300 «pacchetti vip» ha raccolto fondi per costruire un 
centro trasfusionale nella Repubblica del Congo. In tribuna si sono 
visti, tra gli altri, il direttore del Financial Times, Lionel Berber, 
ospite con la famiglia del presidente onorario del Summer Alan Friedman,
 che ha portato a Lucca anche amici indiani e una principessa malese. E a
 proposito di nobiltà, era presente anche il marchese Nicolò Incisa 
della Rocchetta, proprietario del celebre marchio vitivinicolo 
Sassicaia.
 SUL PALCO, invece, dopo la breve performance 
della cantautrice canadese Neema, pupilla di Leonard Cohen, Elton John è
 apparso alle 21.25, con un completo nero arricchito dal disegno di un 
profilo di bambino in strass e camicia rosso fuoco. Con la band e il duo
 di giovani violoncellisti classici «2cellos», sir Elton ha iniziato con
 lo strumentale «Funeral for a friend», sfociato in «Love lies bleeding»
 e «Saturday night’s alright», al termine del quale ha salutato «questa 
bellissima città dove siamo ancora una volta», la quarta per 
l’esattezza. Dopo un interminabile «greatest hits» di poco meno di tre 
ore (alcuni titoli: «Tiny Dancer», «Goodbye yellow brick road», «Rocket 
man», «Sorry seems to be the hardest word», «Crocodile rock»), chiusa da
 «Your song», l’artista inglese ha salutato la platea per dirigersi in 
auto verso l’aeroporto di Pisa, dove subito dopo sarebbe partito per 
Nizza, per tornare nella sua casa francese. La giornata dell’estroso 
Elton era iniziata nel primo pomeriggio, quando è arrivato in città, 
senza familiari al seguito, proveniente in aereo da Nizza, via Pisa. E’ 
rimasto in camerino fino all’inizio dello show, come sua abitudine. Il 
festival prosegue stasera con un altro «tutto esaurito», grazie 
all’esclusiva per l’Italia della coppia B.B. King & Joe Cocker. 
L’appuntamento è alle 21.
 
 di PAOLO CERAGIOLI
 
 
 
 
 
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