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recensioni dei fans

RECENSIONI DEI VISITATORI

Rare Masters
 

Elton John - Rare Masters

inviate la vostra recensione di un disco di Elton e sarà pubblicata in questa sezione.
non preoccupatevi, non cerchiamo critici professionisti, ma le impressioni, positive o negative, dei fans!



di Chloe    (gennaio 2012)

Se, dico se, Elton in un concerto mi proponesse in sequenza le prime 12 canzoni di Rare Masters, probabilmente avrei le lacrime agli occhi e il cuore che batte a mille dalla prima all'ultima nota.

Dico le prime 12 perchè sono quelle che, durante il mio viaggio solitario in auto stamattina, mi è stato possibile ascoltare.
Sono uscita , come ogni lunedì, pensando alla lunga litania di giorni lavorativi che avevo di fronte a me e, come mio solito, ho dovuto compiere il rituale gesto che mi spinge a scorrere sull'ipod per intercettare l'album che fungerà da mia mattutina colonna sonora; e così ecco apparire Rare Masters... è un disco che non ho mai ascoltato tanto, avendo tutte le varie canzoni e la colonna sonora di Friends contenute , da tempo immemorabile, in altri dischi, cd, cassette... ma così è...

M'immetto sulla strada e sono le note di I've been loving you a farmi capire che questo viaggio sotto un cielo grigio sarà tinto, invece, di emozioni assopite da un po'; questo Elton acerbo e questa melodia che sa tanto di anni 60 ha in se' già qualcosa di speciale e le parole, così semplici (attribuite a Bernie ma, in realtà, di Elton) , così piene di ingenua gioventù, me la fanno amare ancor di più, perchè chi non ha mai detto Just forget all those things that I said about you 'Cause I've been loving you baby Loving you baby for a long time?
Lo grido e lo canto anch'io e mi compiaccio di quanto il nostro duetto funzioni...

Here's to the next time mi piace e mi sorprende, non ricordavo fosse la seconda del disco, conferma la mia vena canora e, soprattutto, mi fa cogliere nel grigiore circostante lampi di colore inaspettato... sostenuti e riaccesi da Lady Samantha e dalla splendida All across the havens, una melodia fantastica nella quale intravedo già tutta la potenza evocativa dell'Elton che verrà...

è per questo che quando intona It's me that you need io so che è vero, è proprio lui quello di cui ho bisogno, mai parole furono più profetiche e allora perchè, perchè non cantarle con tutto il fiato che ho in gola?? Ovviamente è quello che faccio...

e così arriva anche l'originale e un po' acida Just like strange rain, preludio ad un pezzo che adoro, per il quale farei carte false per sentirlo ancora oggi cantato dal vivo dal nostro, per il quale farei follie per tornare al 1970 quando invasato al pianoforte lo suonava...Bad side of the moon, carica, potente, abbagliante come in tutti i concerti di quel periodo...

Rock and roll Madonna è ancora lì, bella tirata a tenermi sulla corda finchè arriva Grey Seal per la quale ancora oggi m'interrogo sul se preferire questa o la versione di GYBR, mah... un vero dilemma...

Sulle note iniziali di Friends plano, volteggio con una leggerezza che solo la grazia di questa canzone può donare, una fra le mie più amate, l'intro è sublime, una leggenda, ma è tutta questa sequenza di pezzi memorabili, sparati così a raffica, a tramortirmi!

Non faccio nemmeno in tempo a riprendermi da quest'estasi che sono già catapultata nella dolcezza, mai e poi mai stucchevole, di Michelle's song, una melodia incantevole, un lirismo che ha pochi rivali, se non in ciò che arriva immediatamente dopo...Seasons... è come il delicatissimo e raffinatissimo meccanismo di un vecchio orologio costruito con tutta la sapienza e l'arte di un maestro, un'arte semplice e perfetta nella sua semplicità, è come la magia che si disvela e si riavvolge su se stessa per mostrarsi un istante alla luce, un momento nel quale potersi perdere, come fosse una fiaba e qualcuno ci ha presi per mano e condotto in un mondo altrove, qualcuno con un paio d'occhiali spessi, non tanti capelli, più bello di tutti i suoi rivali... solo che non lo sa... (continua)