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Le mie sabbie mobili (1)
My Quicksand

Ho preso la mia vita in mano e ti  ho condotto a casa
Ho messo fine al buon senso e ti ho messa su di un trono
Dov’era la spinta emotiva (2) che mi faceva vagabondare?
La forza della natura che interviene quando si esagera.

Dico, non sapevi che volevo fare impressione?
Se hai gli arnesi fa attenzione a ciò che metti in piedi
Quando la freccia colpisce il centro ogni volta
È difficile  affermare che l’arciere fosse cieco

Ritornello:
Le mie sabbie mobili
Permettemi di presentarti agli ultimi miei istanti di vita (3)
Una volta andai a Parigi
Pensavo di aver un progetto
Mi sono svegliato con un accento
Sono finito nelle sabbie mobili
Le mie sabbie mobili

All’inizio ero pieno di nozioni straniere
Non c'era mai una volta in cui fossi impreparato
Per ogni  qualsivoglia spirito di poeta sotto terra
Ce n’è uno come me per pagare una bevuta agli amici

(ritornello)

Vado giù
Tu ed io andiamo giù insieme
Non è per quello che mi è stato detto su questa città
Che quando meno te l’aspetti puoi annegare
Nelle sabbie mobili
Le mie sabbie mobili

(ritornello)

Le mie sabbie mobili

I put my life on hold and took you home
Good sense shot down, I placed you on a throne
Where was the wheel that kept me on the road
The force of nature preventing overload

Say don't you know I've been dressed to kill
If you got the tools be careful what you build
When the arrow's in the bullseye every time
It's hard assuming that the archer's blind

chorus:
My quicksand
Let me introduce you to my final stand
I went to Paris once
I thought I had a plan
I woke up with an accent
I wound up in quicksand
My quicksand

I was full of foreign notions at the start
There was never once when I was off my guard
For any ghost of every poet in the ground
There's one like me to buy the guys a round

(repeat chorus)

I'm going down
You and me together going down
It's not what I'd been told about this town
That when you least expect it you can drown
In quicksand
My quicksand

(repeat chorus)

My quicksand


testo di Bernie Taupin        (dall'album  The Diving Board, 2013)  

traduzione di Ermanno Tassi con la collaborazione di Alessandro Didonna  10/13

The Diving Board

(1) Anche in questo caso abbiamo una storia che finisce male, affonda, affonda sempre più metaforicamente nelle sabbie mobili dell’incomprensione.

(2)  wheel= influsso, ingranaggio, spinta emotiva etc.

(3) LAST STAND = ULTIMI ISTANTI DI VITA, praticamente una situazione senza via di scampo, tipo il generale Custer al Little Big Horne river (metaforicamente parlando, infatti Quicksand rappresenta, come già detto, la metafora della fine di una storia sentimentale, parole di Taupin, che in questo caso si è sbottonato)

Questa canzone non è di facile lettura perché la punteggiatura è quasi, come al solito , inesistente e non è semplice collegare le frasi fra di loro, e così la traduzione ne risente, se qualcuno vuole migliorala è il benvenuto. Le traduzioni non hanno
la pretesa di essere definitive, sono sempre in divenirePer meglio chiarire il concetto ecco una dichiarazione fatta da Elton a proposito del suo nuovo albun riguardo i testi.
The Diving Board is an extraordinary record, full of long, winding ballads contemplating aging, mortality and memory, the ghostly elusiveness of a past that can be recalled but never recaptured. “That’s Bernie,” says Elton. “He’s the tortured one.” Some of the lyrics are so strange, full of personal references and hallucinatory imagery, it comes as a surprise when Elton reveals that he never questions Taupin about the meaning of the songs they write together.  (www.telegraph.co.uk)



Questa canzone è la sesta traccia dell'album The Diving Board, prodotto da T Bone Burnett e pubblicato nel settembre 2013 dopo vari rinvii.

Elton John - piano e voce
Jay Bellerose - batteria
Jack Ashford - Tambourine
Raphael Sadiq - basso
Keefus Ciancia - tastiere
Stephan Hauser, Luka Sulic - violoncelli
Bill Cantos, Alvin Chea, Louis Price, Perry Morgan - cori
Bill Maxwell - arrangiamento cori


© 2013 HST Publishing Limited/Cow Dog Music