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ELTON JOHN + band
Stadio Brianteo - Monza
8 luglio 1992

 
 

Davey Johnstone - chitarre
Guy Babylon - tastiere
Charlie Morgan - batteria
Bob Birch - basso
Mark Taylor - tastiere - chitarre
Marlena Jeter, Mortonette Jenkins, Natalie Jackson - cori



 

Le date italiane del 1992 furono caratterizzate dal fatto che il concerto era doppio, infatti lo show era diviso in due parti ben distinte, quella di Elton John e quella di Eric Clapton (che nella band annoverava alllora Ray Cooper alle percussioni).  Originariamente doveva esserci un'ulteriore tappa al centro-sud (Roma o Cava Dei Tirreni), ma questo concerto saltò.  I concerti italiani viderò anche il duetto di Elton ed Eric in Runaway Train, singolo tratto dall'album di enorme successo The One.  Accoglienza molto buona sia a Bologna che a Monza con gran parte del pubblico richiamato principalmente dalla presenza di Elton, in cima anche alle nostre classifiche.  A Monza successe anche un fatto curioso: Elton, contrariamente al solito, per problemi organizzativi, si esibì per primo e il suo show fu anche più corto del solito, poichè il giorno avrebbe dovuto suonare all'Arena di Nimes.  Parte del pubblico richiamato da Elton, arrivò tardi allo stadio e si perse gran parte del concerto.  Nota finale: alla fine dello spettacolo si creò un ingorgo colossale nel parcheggio dello Stadio Brianteo a Monza e gli spettatori rimasero bloccati con le loro auto per parecchio tempo.

dal Corriere Della Sera dell'11 luglio 1992


a Monza per 25 mila fans nel sospirato duetto

Elton ed Eric assieme offrono l' " arma letale "

tutto esaurito alla stadio di Monza

MONZA . Tutto esaurito ieri allo stadio Brianteo per il secondo e ultimo concerto italiano di Elton John ed Eric Clapton (annullata per "motivi tecnici" la tappa di mercoledi' a Cava dei Tirreni). All' appello hanno risposto in venticinquemila e hanno avuto il giusto premio: il tanto atteso e finora mai concesso duetto di Elton ed Eric non piu' separati in palcoscenico ma finalmente, sia pure per il tempo di una canzone, insieme. La "ciliegina" e' stata "Run away train", gia' incisa in coppia dalle due rockstar e colonna sonora di "Arma letale 3". Fans in estasi. Tanti erano i giovanissimi, ma stavolta nella massa spiccavano i trenta, quarantenni. Il concerto e' cominciato poco prima delle 20. Ad apertura di sipario, la prima sorpresa. Il ruolino di marcia e' stato capovolto. Primo a comparire Elton John, che ha cominciato subito a elettrizzare la platea snocciolando "Don' t let the sun go down on me", "I' m still standing", "Daniel" e le nuove "Simple life" e "The one". Elton e' generoso e trascinante, meno stravagante di un tempo, ora divertente e all' insegna dell' ironia, ora malinconico e ispirato. E dopo un' ora di emozioni, ecco il colpo di scena: entra Eric Clapton e i due si uniscono per offrire alla platea, che ormai non ci sperava piu' , la loro "arma letale". Poi e' la volta di Clapton, del quale a fine agosto uscira' un album live acustico intitolato "Unplugged", a prendere possesso del palcoscenico. Il pubblico e' gia' "cotto" al punto giusto per assaporare i raffinati e intensi riff della sua chitarra: il viaggio nella sua carriera comprende "White room", "Pretending", "I shot the sheriff" e la commovente "Tears in heaven", dedicata al suo piccolo Conor scomparso tragicamente lo scorso anno. Mischiati al pubblico, ad applaudire Elton ed Eric c' erano vari vip, tra i quali i due stilisti che ne curano il look: Versace per John, Armani per Clapton. In platea anche Axl Rose, guida del Gun' s n' Roses, con la fidanzata. 

Gloria Pozzi


dal Corriere Della Sera del 12 luglio 1992


concluso trionfalmente il minitour italiano dei 2 musicisti

Elton Eric, due miti in uno

storico duetto per " runaway train " e in 25 mila toccano il cielo con un dito. John gioca con la sua leggenda, Clapton fa parlare la chitarra: la classe non invecchia. il concerto di Elton John ed Eric Clapton l' altra sera allo stadio Brianteo di Monza

 MONZA . "Ladies and gentlemen, mister Clapton...": Elton John introduce "Manolenta" e gli oltre 25 mila fan che affollano lo stadio Brianteo toccano il cielo con un dito. Annunciato e superstrombazzato, il "duetto" tra i due leggendari eroi della musica "made in England" finalmente avviene sulle note di "Runaway train" (brano che fa parte della colonna sonora di "Arma letale 3", sugli schermi italiani a ottobre). E l' inimitabile tocco chitarristico di Eric arriva a sostenere la voce di Elton che batte energico i tasti del piano. L' emozione si fa palpabile nell' aria: non e' da tutti i giorni vedere riuniti insieme il piu' famoso popsinger e il piu' famoso chitarrista bianco di blues. E poi chi ci sperava piu' , ormai? Erano gia' stati ribattezzati per questo succedersi sul palco senza neppure incrociarsi "la strana coppia" e anche "i separati in casa" del pop. Che cosa li ha spinti al "duetto" che avevano negato a Parigi come a Bologna? Che sia per fare felici i due stilisti che curano il loro look, Versace e Armani seduti in tribuna? Chissa' , fatto sta che l' intensita' oggettiva dell' "evento" viene esaltata dalla sorpresa. La sospirata e finalmente realizzata unione musicale tra Elton ed Eric non e' certo l' unico momento coinvolgente e trascinante del concertone organizzato da D' Alessandro e Galli che, cominciato un quarto d' ora prima delle 20 e finito una mezz' ora dopo le 24, ha chiuso la parentesi italiana dei due. Dapprima il palco e' tutto per Elton che deve rinunciare (per problemi tecnici d' allestimento) alle scenografie firmate Versace ma riesce a riempire la nuda scena con una verve irresistibile e una comunicativa allegra. Accompagnato da cinque musicisti e tre vocalist, gioca con il suo mito e fa cantare la folla, la fa ondeggiare, le fa consumare un accendino dopo l' altro nel rito delle fiammelle accese che segnalano i soprassalti degli animi sollecitati dalla musica: ininterrottamente da "Don' t let the sun go down on me" a "Sacrifice" e particolarmente con "The show must go on", omaggio ai Queen. Anche Eric Clapton, lo si capisce subito, e' in serata magica. Una serata che restera' stampata nella memoria di chi sa vibrare e godere di "riff". Tornato dietro le quinte ad aspettare il suo momento dopo il duetto a sorpresa con John, il quarantasettenne Clapton, sostenuto da una band che gira a meraviglia, si insinua sotto la pelle con "White room", fa scatenare le gambe con il reggae "I shot the sheriff", fa lacrimare con "Tears in heaven", fa parlare la sua chitarra agli innamorati per "Wonderful tonight" e offre la prova . come prima il quarantacinquenne Elton . che la classe non si raggrinzisce con l' eta' . 

Gloria Pozzi