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dal Corriere della Sera del 20/05/2000

Elton John a Cannes nella festa delle modelle

Sostenitore con la Taylor della passerella benefica. «L' umanità di Liz non conosce limiti»

 «Io, Cannes e il cinema? La musica è la mia vita, ma il cinema è un mio amore segreto - dice Elton John -. Ringrazio anche l' impegno che il mondo del cinema mette ogni volta nell' aiutare la Fondazione amFAR per ricerche sull' Aids, della quale sono primo supporter al fianco del presidente Elizabeth Taylor. E posso dire ai tanti attori qui per il Festival che sono "quasi" diventato un loro collega. Per il film d' animazione "El Dorado" prodotto dalla Dreamworks sono riuscito, oltre a comporre le musiche e il leitmotiv, a trasformarmi non solo in un video-cartone animato, ma anche in un vero attore. Inoltre, fondando la "Roket Pictures" sono diventato produttore». È stato lui il promotore della cena riservatissima al Casino Palm Beach, che ha fatto seguito giovedì alla sfilata di biancheria «firmata» Victoria' s Secrets delle 25 top model (c' era anche la Casta), guardate con occhi sgranati anche da Gregory Peck e James Caan. La cena è stata l' evento mondano, umanitario per la lotta all' Aids (oltre 8 miliardi di lire raccolti). Elton John ha fatto gli onori di casa con indosso un «completino» a disegnini cachemire sul beige e il rosa, mentre il Principe di Monaco ballava con una modella cedendola per 53 milioni di lire per un giro di danza a un benefattore. E, quando Elton ha offerto la chiave in brillanti che aveva scelto per «la mia Liz Taylor», venduta all' asta per 88 milioni, è parso contento come un bambino (i tavoli hanno fruttato più di 4 miliardi), tra la cotonatissima Ivana Trump e chi spendeva cifre incredibili mentre il battitore proponeva un weekend nella casa di Mandela a Johannesburg, un viaggio a Hollywood per le anteprime Miramax annunciate dal boss Weinstein. Eva Herzigova chiede a gran voce a Elton di mettersi al piano, ma lui vuole prima vedere i risultati dell' asta, a fianco dell' inseparabile compagno, il regista e produttore David Furnish. Tra divi veri e modelle che aspirano a diventare star, accarezza i volti delle sue amiche, Elizabeth Hurley e la Taylor. Sorride nel dire. «Spesso un bel film, una vera star, con il mistero del suo fascino, mi hanno aiutato a dimenticare. Che gioia quando fui scelto da Ken Russell nel ' 75 come il mago del flipper di "Tommy": andai a casa e suonai tutta la notte Mahler, Chopin, Mozart». Si è sentito anche un vero attore come nel video di «El Dorado»: «È stato più divertente di ogni altro impegno. Mi considero un tenore leggero, che ama l' allegria e la malinconia». «Le interessa sempre comporre colonne sonore? «È affascinante legare le mie note all' anima bella dello schermo. A lungo ho pensato di interpretare in un film Liberace. Recentemente è stato interessante comporre la musica per la commedia "La dea dell' amore" con Sharon Stone. Mi piacerebbe lavorare per Woody Allen». «Lei ha prodotto "Women talking dirty", le donne parlano sporco... «Io ho composto la musica, lo abbiamo prodotto David e io con la nostra socia Polly Steele. Mi considero un vero amico delle donne e il film con Elena Bonham Carter e Gina McKee affronta l' amicizia profonda tra due donne». La prima attrice, il primo attore che ricorda? «Mamma Sheila mi prendeva in giro dicendo che assomigliavo a Shirley Temple! Elizabeth Taylor resta al primo posto. Nessuno conosce sino in fondo la sua umanità. E chi non ha sognato di essere Sean Connery una volta? Ma, poi, sullo schermo come nella vita, mi siedo, solo, al pianoforte, e sto bene con me stesso». È accaduta la stessa cosa alla festa, tra le modelle con le schiene nude sedute sulle ginocchia di qualcuno. 

Giovanna Grassi