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ELTON JOHN
Brescia stadio Rigamonti 20 giugno 2000

biglietto Elton John - Brescia 2000
 
Quanta stanchezza, Elton

Gli anni passano anche per Elton John. Che all'appuntamento col pubblico di Brescia si presenta in forma non smagliante, e si affida ai suoi classici per far fronte ad uno show opaco. Molto professionismo e poche emozioni. 

di Giuseppe Antonioni
da Kataweb
Essere un Dio stanca. Parola di Elton John che, oltre a cantarlo tra i solchi del suo ultimo album, The road to El Dorado, l'ha sperimentato personalmente ieri sera tra gli spalti dello Stadio Rigamonti di Brescia, unica tappa estiva del "one man show" con cui tornerà il 27 e 28 novembre rispettivamente a Firenze e Milano. 

Sulle prime note di Rocket man, tanto per cominciare, è saltato l'impianto elettrico, mentre in Sacrifice e I guess that's why they call it the blues è stato l'impianto d'amplificazione ad andare in tilt, saturando ogni tipo di suono. D'altronde l'affluenza di pubblico non proprio straordinaria, poco più di seimila persone, aveva imposto un drastico taglio alla produzione, costringendo il cantante a rinunciare sia alle spettacolari scenografie con la medusa simbolo della "maison" Versace, che a parte dell'apparato tecnologico utilizzato un altre occasioni. Uno show in chiave minore, insomma, anche dal punto di vista emozionale, nonostante un professionismo a prova di bomba e un repertorio popolarissimo. 

Nato dai famosi concerti a due con Ray Cooper, questo progetto solista dell'ex Captain Fantastic pesca a piene mani fra le sue nostalgie, affidandosi ad effettismi di grana grossa tesi talvolta a snaturare il suono del piano grancoda che si porta dietro, in una girandola di echi e campionamenti. Salpata sulle note di Your song, la maratona bresciana di Mister D (come lo chiamano gli Stones in una loro famosa canzone) ha fatto rotta verso lidi conosciuti come Daniel, Honky cat, Nikita, Sorry seems to be the hardest word, senza tralasciare episodi un po' più fuorimano come quella Greatest discovery, copiata da Francesco De Gregori nella sua La leva calcistica della classe 68, Border song, Harmony, Ticking o Tiny dancer

Allo strumentale Carla etude, dal misconosciuto album The fox, il compito di lanciare un gran finale segnato da Tonight, Burn down the mission, The one, Blue eyes, l'omaggio a John Lennon di Empty garden, Take me to the pilot, Crocodile rock e Don't let the sun go down on me. Nel bis, Circle of life e Bennie and the Jets oltre ad una Candle in the wind nella versione originale, quella dedicata a Marilyn Monroe. Appuntamento all'autunno, anche se già gli inizi di settembre (probabilmente il 9) Elton sarà nuovamente in Italia, a Reggio Calabria, per prendere parte ad un omaggio in memoria dell'amico Gianni Versace.



dal Corriere Della Sera del 21 giugno 2000

la calma prima della tempesta .....