Peachtree Road
ELTON GOES COUNTRY
Cosa dire di Peachtree Road, il nuovo
album di Elton, tre anni dopo il grande ritorno discografico con Songs
From The West Coast?
Le premesse, come per il precedente album,
non erano state molto incoraggianti, sembra infatti che Elton si diverta
ad anticipare le canzoni peggiori e a sceglierle come singoli.
Aveva anticipato Freaks In Love, melodrammatica
e insipida canzone, ai concerti con orchestra di New York, aveva scelto
Answer In The Sky come singolo radiofonico per gli Usa, altro brano risaputo
e abbastanza banale.
E soprattutto come singolo mondiale era
stata estratta All That I'm Allowed, canzoncina veramente insulsa, un affronto
per i vecchi fans di Elton come me, cui unico pregio è quello di
entrare in testa dopo il primo ascolto.
E invece si è quasi ripetuto il
miracolo di SFTWC, da non credere, Elton è ritornato ad essere un
grande in sala d'incisione, anche senza l'ausilio di Pat Leonard, che lo
aveva prodotto così bene negli ultimi album.
Si è autoprodotto e, incredibile,
i risultati sono stati ottimi, anche con i pezzi meno riusciti, suoni classici,
pochissima elettronica, atmosfere southern, un disco che fino a poco tempo
fa non avremmo neanche lontanamente sperato di ascoltare.
Un album del genere, se realizzato con
l'ispirazione dei tempi migliori, sarebbe risultato sicuramente un capolavoro,
purtroppo gli anni sono passati e non si può pretendere che Elton
sia al top come negli anni 70, ma il risultato è sicuramente apprezzabile.
Quello che temevo fosse un album molto
commerciale, come lo è All That I'm Allowed, è invece un
album poco commerciale che temo venderà pochino, perchè questo
genere di musica non va molto d'accordo con le classifiche.
Le intenzioni, come la produzione, sono
ottime, peccato che Elton non abbia avuto il coraggio di mettere da parte
i pezzi più scontati così da realizzare un album più
omogeneo, più orientato al country o, se preferite, a suoni southern.
Una mancanza generale che trovo sia un
po' di grinta nell'esecuzione di tutti i brani, mentre i brani migliori
richiamano senza dubbio atmosfere dei primi album.
Riguardo alla produzione, ottima, l'unica
cosa che personalmente non condivido è il relativamente poco piano
presente nel disco, è quasi sempre utilizzato come comprimario,
non come in alcuni brani di SFTWC dove emergeva prepotentemente.
Il punto debole del disco, a parte quelle
poche canzoni di livello nettamente inferiore, è purtroppo l'ispirazione
le canzoni:
WEIGHT OF THE WORLD
8,5
Grandioso inizio, sembra di tornare indietro
di 30 anni, alle atmosfere dei primi album, poi scade un po' nel melenso,
manca di grinta, ma è un ottima canzone.
PORCH SWING IN TUPELO
7,5
Anche qui sembra una canzone dei tempi
migliori, quasi un brano da Tumbleweed, ma manca l'estro dei tempi andati
purtroppo.
ANSWER IN THE SKY
6,5
Un brano come potrebbe scriverne 1000,
carino, ma molto scontato, mi richiama un qualche cosa di ,non è
in linea con lo standard dell'album, alla faccia di Rolling Stone USA che
la considera uno dei top dell'album
TURN THE LIGHTS OUT WHEN YOU LEAVE
7
Dichiaratamente country, senza mezzi termini,
un buon brano senza pregi particolari.
MY ELUSIVE DRUG 8,0
Forse la migliore dell'album, anche se
richiama in alcuni passaggi I've Seen That Movie Too (che la surclassa);
ha ripetto al resto dell'album più energia, ottima canzone, ma non
memorabile.
THEY CALL HER THE CAT
7,0
Rock'n'roll di altri tempi, molto ben
arrangiato, con fiati alla Honky Chateau, anche qui poteva dare più
spazio al piano che invece è sovrastato dagli altri strumenti.
FREAKS OF LOVE 6,0
Altro punto debole dell'album, sembra
una filastrocca blueseggiante, non è brutta, ma abbastanza pallosa.
ALL THAT I'M ALLOWED
5
Canzoncina insulsa scelta anche come singolo,
purtroppo resta in testa dopo pochi ascolti; Peachtree Road non meritava
di contenere una cosa del genere.
I STOP AND BREATHE
7,5
Altra bella canzone, con molti rimandi
al passatto, che, scritta in altri tempi, avrebbe potuto essere indimenticabile,
invece è solo una bella canzone.
TOO MANY TEARS 7
Dopo un intro con il piano alla Where
To Now St. Peter, e le prime strofe cade in un ritornello banale, peccato
perchè aveva la potenzialità di essere un grandissimo brano.
IT'S GETTING DARK IN HERE
8,0
Contrariamente alla precedente dopo un
inizio fiacco dimostra di essere uno dei punti di forza dell'album, grande
ritornello che richiama ancora ai grandi inizi e grandi cori; manca della
solita grinta e un po' di cattiveria, ma è una canzona che cresce
dopo ogni ascolto.
I CAN'T KEEP THIS FROM YOU
7
Canzone carina, ma noiosetta, che però
si inserisce bene nel contesto dell'album, buona.
Considerazioni finali:
Peachtree Road lo trovo un gradino sotto
l'ottimo Songs From The West Coast, dove alcune canzoni (Emperor, Look
Ma, Mansfield) erano veramente ispirate e avevano una marcia in più,
ma è un grande album che l'Elton di alcuni anni fa non sapeva più
realizzare.
Forse piacerà poco a chi ha conosciuto
Elton con gli anni 80 e 90, ma sarà sicuramente apprezzato dai fan
dei 70 che trovano atmosfere e suoni che Elton stava dimenticando.
Ancora non credo che Elton si sia autoprodotto
con questi risultati, se è veramente tutta opera sua perchè
si è lasciato guidare in anni passati da produttori che hanno contribuito
a distruggere i suoi dischi?
Deve essere vero quello che gli ha detto
Pat Leonard. "Non devi cercare di essere qualcun altro quando sei in
sala di incisione, devi essere e suonare come Elton John"
Poteva essere ottimo, ma rimane un grande
disco.
voto complessivo 7,0 - 7,5
RECENSIONE PARTE SECONDA
Sono passati alcuni giorni e parecchi ascolti,
ma il mio giudizio sull'album rimane sostanzialmente lo stesso.
Mancano magari altre considerazioni che
ho tralasciato nella prima parte.
Non ho assolutamente fatto alcun accenno
ai musicisti, che sono poi la sua band attuale, questo perchè mi
sembrano assolutamente irrilevanti riguardo a questo album, non perchè
non suonino molto bene, ma perchè, alla pari del piano di elton,
anche gli altri strumenti non emergono in modo particolare. Non è
una critica negativa, è solo una considerazione, non riuscirei a
riconoscere neanche Nigel se non sapessi che è lui.
La cosa più deludente secondo me
dell'album è l'artwork e il booklet, la copertina la trovo assolutamente
anonima e poco significativa, il booklet è molto scarno ed essenziale,
veramente assurdo che manchino i testi delle canzoni, non ci sono giustificazioni
al riguardo.
Tutto l'insieme risulta non all'altezza
del contenuto musicale.
Considerazione finale riguardo a Peachtree
Road.
Pur con i difetti e le cadute che si ritrova,
Peachtree è il tipo di disco che i vecchi fan di Elton hanno sempre
aspettato (SFTWC a parte) da tanti anni a questa parte, un album realizzato
non per vendere, non per essere in sintonia con le tendenze attuali, ma
per dimostrare di essere ancora il vero Elton John musicista.
E non per questo suona vecchio, anzi,
è solo un po' carente di ispirazione, ma non si può avere
tutto!
Ci sono un po' troppi rimandi a grandi
canzoni del passato che riemergono da ogni angolo per poi sparire improvvisamente
e ritrasformarsi in altri rimandi, probabilmente Elton prima di comporre
ha dato una ripassata alla sua prima produzione per andare sul sicuro.
Gli insoddisfatti probabilmente non ci
sarebbero stati, se nel 2001 non fosse uscito SFTWC, grande album dopo
anni di uscite insoddisfacenti, è il confronto con quest'ultimo
che ha fatto rimanere una certa percentuale di fans delusi da questo lavoro.
Personalmente farei la firma per avere
nei prossimi anni ancora una decina di album di questo genere da parte
di Elton.
Non lo definisco di certo bellissimo,
ma è un album gradevole, di un certo livello, magari un po' soporifero
e un tantino palloso, ma da Elton dopo tutti questi anni di carriera ci
si può, anzi, ci si deve accontentare di prodotti come Peachtree
che riescono a differenziarsi dalla pessima musica che ci viene propinata
ogni giorno dalle radio e dalle tv.
Avrebbe giovato l'inserimento dei tre
B sides (So Sad The Renegade, A Little Peace e Keep It A Mystery) che senza
essere capolavori sono nettamente meglio di Answer, Freaks e soprattutto
di Allowed, ma va bene anche così.
Ai non fans, un ascolto superficiale del
disco potrebbe risultare relativamente noioso, perchè non è
un album propriamente commerciale e deve essere valutato con calma e predisposizione
a questo tipo di canzoni.
Ma dopo un po' di ascolti la noia potrebbe
purtroppo subentrare anche ai fans!
L'importante è che adesso non rovini
l'atmosfera creata con qualche abominevole duetto, tipo quello con i Blue
tanto per intenderci, nell'attesa del prossimo atto che dovrebbe essere
il Billy Elliot da portare in scena a Londra verso maggio.
Ma i fans sono voraci, hanno già
divorato e digerito Peachtree, un album vero e proprio è un'altra
cosa e chissà quanto ci toccherà aspettare per rivivere un'altra
attesa così.
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