Rufus Wainwright
live in Milano 24.11.07

 



di Alessandro Perfumo


Vorrei raccontarvi uno dei migliori concerti della mia vita, quello di Rufus Wainwright al conservatorio di Milano.  Rufus e band erano in forma strepitosa, hanno suonato per quasi 3 ore (con un piccolo intervallo a metà), ha scherzato e parlato con il pubblico ad ogni canzone ; i suoi dialoghi riescono a spezzare  la "barriera" del palco e  sono  ben diversi da quelli precostruiti che molti cantanti  propongono come un distributore automatico, Elton John è di questi (salvo rare eccezioni)
Rufus ha proposto quasi tutto il nuovo  album con  qualche canzone derivanti dai  lavori  precedenti (little sister, 14th street..) , gli arrangiamenti proposti  erano decisamente trascinanti, in particolar modo ho trovato accattivante la versione live di "do i disappoint you" .
Si è detto affascinato da Milano e lo ha  dimostrato raccontando vari anedotti che lo legano alla città: come quella volta che andò alla Scala con sua madre e causa dei vestiti troppo poco eleganti si sentì come 1 senza-tetto in mezzo a tanti snob.
Nella seconda parte del concerto , Rufus ha regalato ai suoi spettatori l'esecuzione  di un brano tipico della cultura irlandese  riempendo così l'intera sala Verdi con la sua  potentissima (ed unica) voce.
Degna  nota è  l'allegra  gag finale nella quale Rufus indossando collant e tacchi spillo gioca con la band nell'interpretare 1 brano di Judy Garland accompagnato tutto da 1 balletto molto scenografico. Non sono mancati brani eseguiti solamente al pianoforte (decorato con stelle argentate)  che hanno risaltato l'amore di Rufus per la musica e la lirica.



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